Giorno 1: L'arrivo a Bodgaun
La missione è iniziata! Come ho avuto modo di anticipare nei giorni scorsi, l’obiettivo di questo viaggio è stabilire, organizzare e far partire una nuova farmacia, che sia allo stesso tempo farmacia del villaggio e farmacia per la gente.
Abbiamo scelto, nel corso delle scorse settimane, lo spazio da dedicare, uno spazio che fosse vicino al centro medico ma esterno ad esso, per consentire uno sviluppo e una gestione indipendente della farmacia, ma al contempo un rapido accesso dei pazienti che devono acquistare le medicine per poter essere curati all’interno del Centro medico stesso: infatti, qui in Nepal, chiunque venga ricoverato in un centro medico e trattato con cure ritenute di emergenza e necessarie, deve in prima battuta acquistare tali medicine.
Questo delinea una prima enorme differenza rispetto al sistema sanitario cui siamo abituati in Italia; per di più genera nelle persone un forte disagio dal momento che in molte circostanze si trovano ad essere impossibilitati a pagare le cure persino in casi di emergenza, così come avevamo avuto modo di constatare durante la missione di Marzo con i ricoveri delle due persone che avevamo fatto trasportare a spese nostre in un centro ospedaliero più attrezzato…..se non avessimo deciso di accollarci le spese, i pazienti, in condizioni serie, sarebbero stati riportati alle loro abitazioni e lasciati lì, abbandonati al loro destino. Progetti come quello cui collaboro sono destinati a tutti, ma purtroppo non siamo in grado di donare cure gratuite….chissà che in futuro qualcosa, grazie alla enorme generosità di chi crede in questi progetti, si possa fare per i più poveri!
Giorno 2: Riorganizzazione della farmacia del villaggio
Oggi la giornata è stata interamente dedicata alla sistemazione della farmacia, a partire dagli scaffali, mobilizzati in gran parte già ieri, ma sistemati in modo definitivo solo oggi, fino ad arrivare nel tarlo pomeriggio con l’allacciamento della rete Internet, indispensabile per far funzionare il software. Nel corso di questi due giorni abbiamo trovato farmaci disseminati ovunque, gestiti con molta poca accortezza da chi ha lavorato qui per poco tempo prima di andarsene, costringendoci a cercare altro personale. A volte venire qui e trovare questa situazione di cose fa venire un pochino di scoramento….ma perché non si può lavorare meglio e con più rispetto nei confronti di ciò che ti è stato dato in mano e acquistato grazie alla generosità di chi ci ha creduto? Purtroppo, per quanto incredibile possa sembrare visto con gli occhi di noi occidentali, è molto comune nei paesi del terzo mondo assistere ad un pessimo utilizzo di ciò che viene loro donato! Non è facile comprenderlo, ma va accettato, non passivamente, ma va accettato e va messo in conto. Un anziano missionario salesiano, le cui parole sono per me di esempio e ispirazione in ciò che vengo a fare qui, disse che se qualcuno ha fame non si deve dargli il pesce ma insegnargli a pescare….vero, verissimo….certo, se poi quel qualcuno ci mette un minimo di impegno e di iniziativa in più, tanto meglio! Sono qui per realizzare un progetto, conoscere Ashok, condividere con lui le idee, le iniziative, la filosofia di tutto questo: giorno per giorno, un passo alla volta, facciamo ciò che è da fare….e la strada continua…..
Giorno 3: Farmacia pronta, si parte!
E' con la fine di questa giornata che finalmente posso dire conclusa la sistemazione della nuova farmacia di Bodgaun!
Tutto quanto è stato catalogato e inventariato per far sì che la ricerca dei farmaci necessari alla gente del luogo possa avvenire nel miglior modo e nel più breve tempo possibile.
Fino ad ora il lavoro è quindi stato quello di rendere migliore il luogo in cui trovare i farmaci necessari, ma da domani si partirà con nuovi lavori e obiettivi, le attività in programma sono ancora tante.
La prima cosa da attuare, che è quella che ha ispirato la mia voglia di portare un progetto in terra così lontana, è quella che da noi si chiama "farmacia dei servizi". Per realizzarla anche qui è necessario prendere in carico i pazienti cronici, partendo dalla consapevolezza che debbano essere seguiti ed essere messi al centro. I pazienti hanno infatti bisogno non solo di iniziare una terapia ma anche di portarla a termine, cosa che spesso nelle zone rurali come questa non accade proprio perché il paziente è poco seguito o non ha la possibilità economica di proseguirla.
La missione non sarà semplice ma faremo il possibile per farla diventare realtà!
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